DA CAPO
Personaggi:
IL VECCHIERELLO
LA VECCHIERELLA SUA MOGLIE
La scena si svolge ai giardini pubblici. All'aprirsi del sipario, IL
VECCHIERELLO e LA VECCHIERELLA si avvicinano a una panchina. Lui ha una
grande barba bianca, camminano curvi, con tremuli passi, appoggiandosi al
bastone. Seggono.
IL VECCHIERELLO (con stizza) - Quanti errori abbiamo commesso nella nostra
vita!
LA VECCHIERELLA - È vero. La nostra e stata una vita di stenti dovuta
agli sbagli commessi. Pensa se tu avessi accettato quel posto che ti
offrirono trent'anni fa in quella Societa. Tu non volesti lasciare il
certo per l'incerto, temendo che la societa andasse a rotoli, e invece ha
prosperato e a quest'ora saremmo ricchi.
IL VECCHIERELLO - Chi poteva immaginare? Ma ricordati quella volta che mi
consigliasti d'impiegarmi presso la Ditta Rossi! Di li cominciarono tutte
le nostre disgrazie. Da quel meschino tram tram che mi ha sempre impedito
di spiccare il volo.
LA VECCHIERELLA - Eh, si. La nostra vita e stata un seguito d'errori. E
forse il primo e piu grave fu quello di quando c'incontrammo per la prima
volta su quella banchina. Ricordi? Eravamo giovani. Simpatizzammo, tu mi
facesti subito la corte poi ce ne andammo assieme e fini che ci sposammo.
IL VECCHIERELLO - Non eravamo fatti l'uno per l'altra.
LA VECCHIERELLA - Tu non avresti dovuto dirmi: "Posso accompagnarla,
signorina?".
IL VECCHIERELLO - Chi poteva immaginare come sarebbe andata a finire? lo
volevo avere una semplice avventura.
LA VECCHIERELLA - Perché? Se avessi saputo che avremmo finito per sposarci
e per passare tutti questi guai, che avresti fatto?
IL VECCHIERELLO - Mi sarei guardato dal rivolgerti la parola. Comunque. La
maggiore responsabile fosti tu, perché tu mi trascinasti al matrimonio. lo
non volevo.
LA VECCHIERELLA - Gia, avresti voluto divertirti e poi piantarmi in asso,
eh? Comodo. Ma con me, niente da fare!
IL VECCHIERELLO - Comunque, alla mia frase "Posso accompagnarla?...
avresti dovuto rispondere no. Invece rispondesti si.
LA VECCHIERELLA - Risposi: "Si, purché stia a posto suo".
IL VECCHIERELLO - Era il meno che tu potessi fare, tanto per salvare le
apparenze. Ma la sostanza era si, anzi. era un invitar la lepre a correre.
LA VECCHIERELLA - Pensavo che tu avessi intenzioni serie.
IL VECCHIERELLO - E hai visto come e andato a finire?
LA VECCHIERELLA - Ah, ma non ci ricadrei.
IL VECCHIERELLO - Vuoi dire che se ritornassimo indietro nel tempo...
LA VECCHIERELLA - Scapperei a gambe levate.
LA VECCHIERELLA - E io girerei a largo, se t'incontrassi, come tanti anni
fa su questa banchina.
LA VECCHIERELLA - Bisognava addirittura non dirsi una parola.
IL VECCHIERELLO - (ha un lampo di genio) Senti, tu sei d'accordo con me
che quella volta sbagliammo ad attaccar discorso?
LA VECCHIERELLA - Certo.
IL VECCHIERELLO - E che da quello dipesero tutti i nostri errori e le
nostre disgrazie?
LA VECCHIERELLA - Garantito.
IL VECCHIERELLO - E allora sai che ti dico? Cancelliamo tutto e da capo.
Ricominciamo! E ciascuno per la sua strada? Intesi?
LA VECCHIERELLA - Intesi.
(Lui si stacca dal mento la gran barba bianca, si toglie la candida
parrucca ed appare non piu canuto, si drizza nella persona gia curva e
tremante, sicché, al posto del vecchierello appare un robusto giovanotto;
dal canto proprio, la vecchierella si toglie la parrucca ed appare con
chioma bionda ed ondulata, si cancella le rughe del volto, che si rivela
d'un fresco incarnato, si drizza nella snella e flessuosa persona,- ed
entrambe se ne vanno per opposte direzioni, senza guardarsi, senza
salutarsi, con passo elastico, leggero,spedito).
Atto unico ed inedito apparso su "Ridotto", Roma, 1984