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1928
Con il romanzo "Se la luna mi porta fortuna" inizia un lungo sodalizio con la casa editrice Treves che durerà sino al 1933.
La casa editrice fondata nel 1879 dai fratelli Emilio e Guido Treves fu per decenni la più prestigiosa casa editrice italiana (con autori quali De Amicis, D’Annunzio, Pirandello, Verga, e una rivista come «L’Illustrazione Italiana»).
Dal diario dell' anno 1928
1 Gennaio
Intanto bisognava che cominciassi il nuovo romanzo per Treves. Non trovavo il tono. Una sera in Corso Italia vedendo il primo quarto di luna mi venne il diari_titoloolo: "Se la luna mi porta fortuna".
Pagine ironiche sui morti-vivi, liriche su Napoli e sui trenini di montagna, le storielle ferroviarie raccontate da Filippo, lo sventurato rubacuori Don Tancredi, il misterioso dottor Falcuccio e infine l'amoroso che si chiama Battista e il domestico Gastone d'Alencourt e "Raggio di Sole". Girandole di pazzesche trovate, di nonsensi e paradossi e poi pagine di intermezzi lirici, meditazioni sulla vita e sulla morte.

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